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Parola di vita di Gennaio 2014[1]
Dal 18 al 25 gennaio in molte parti del mondo si celebra la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, mentre in altre si celebra a Pentecoste.
Quest'anno la frase scelta per la Settimana di preghiera è: "E' forse diviso il Cristo?" (1 Cor 1,13).
Chiara Lubich era solita commentare il versetto biblico ogni volta. Per mantenere questo suo apporto proponiamo un suo testo del gennaio 2005 a commento del versetto: "Cristo, unico fondamento della Chiesa" (cf 1 Cor 3,11) che potrebbe essere un contributo ad approfondire la frase proposta quest'anno.
"Cristo, unico fondamento della Chiesa"(cf 1 Cor 3,11)[2].
Eral'anno 50 quando Paolo arrivò a Corinto, la grande città della Grecia famosaper l'importante porto commerciale e vivace per le sue molteplici correnti dipensiero. Per 18 mesi l'apostolo vi annunciò il Vangelo e pose le basi di unafiorente comunità cristiana. Altri dopo di lui continuarono l'opera dievangelizzazione. Ma i nuovi cristiani rischiavano di attaccarsi alle personeche portavano il messaggio di Cristo, piuttosto che a Cristo stesso. Nascevanocosì le fazioni: "Io sono di Paolo", dicevano alcuni; e altri, sempreriferendosi all'apostolo preferito: "Io sono di Apollo", oppure: "Iosono di Pietro".
Davantialla divisione che turbava la comunità, Paolo afferma con forza che icostruttori della Chiesa, paragonata ad un edificio, ad un tempio, possonoessere tanti, ma uno solo è il fondamento, la pietra viva: Cristo Gesù.
Soprattuttoquesto mese, durante la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, leChiese e le comunità ecclesiali ricordano insieme che Cristo è l'unico lorofondamento, e che soltanto aderendo a Lui e vivendo l'unico suo Vangelopossono trovare la piena e visibile unità tra di loro.
"Cristo, unico fondamento della Chiesa".
Fondarela nostra vita su Cristo significa essere una sola cosa con Lui, pensare comeLui pensa, volere ciò che Lui vuole, vivere come Lui ha vissuto.
Ma come fondarci, radicarci su di Lui? Come diventare una cosasola con Lui?
Mettendo in pratica il Vangelo.
Gesù èil Verbo, ossia la Parola di Dio che si è incarnata. E se Egli è la Parola cheha assunto la natura umana, noi saremo veri cristiani se saremo uomini e donneche informano tutta la loro vita della Parola di Dio.
Se noiviviamo le sue parole, anzi, se le parole sue ci vivono, sì da fare di noi "Parolevive", siamo uno con Lui, ci stringiamo a Lui; non vive più l'io o il noi,ma la Parola in tutti. Potremo pensare che vivendo così daremo un contributoperché l'unità tra tutti i cristiani diventi una realtà.
Comeil corpo respira per vivere, così l'anima per vivere vive la Parola di Dio.
Unodei primi frutti è la nascita di Gesù in noi e tra noi. Questo provoca unmutamento di mentalità: inietta nei cuori di tutti, siano essi europei oasiatici o australiani o americani o africani, gli stessi sentimenti di Cristodi fronte alle circostanze, alle singole persone, alla società.
[...]
LaParola vissuta rende liberi dai condizionamenti umani, infonde gioia, pace,semplicità, pienezza di vita, luce; facendoci aderire a Cristo, ci trasforma apoco a poco in altri Lui.
"Cristo, unico fondamento della Chiesa".
Ma c'èuna Parola che riassume tutte le altre, è amare: amare Dio e il prossimo. Gesùsintetizza in questa "tutta la Legge e i Profeti" (cf Mt 22,40).
Ilfatto è che ogni Parola, pur essendo espressa in termini umani e diversi, èParola di Dio; ma siccome Dio è Amore, ogni Parola è carità.
Comevivere allora questo mese? Come stringerci a Cristo "unico fondamentodella Chiesa"? Amando come Lui ci ha insegnato.
"Amae fa' quello che vuoi"[3], ha detto sant'Agostino,quasi sintetizzando la norma di vita evangelica, perché amando non sbaglierai,ma adempirai in pieno la volontà di Dio.
Chiara Lubich
[1] Pubblicata su Città Nuova 2004/24,p.7, in versione integrale.
[2] 1Cor 3,11: "Nessuno può porre unfondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo".
[3] In Jo.Ep. tr., 7,8.
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